Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: opera

Numero di risultati: 63 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

256928
Vettese, Angela 50 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

sapranno rispondere solo coloro che hanno una qualche competenza nella storia dell’arte stessa e anche riguardo ai testi ai quali l’opera fa riferimento.

Pagina 103

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

’orgia? (È tanto vero che, dopo quell’opera, l’artista perse tutte le commissioni ufficiali.) Un urlo pittorico di sofferenza e angoscia come Tre studi

Pagina 105

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

l’opera in sé, si tende a giudicare, come accade per le star del cinema o della televisione, la figura pubblica e privata dell’artista, di cui si

Pagina 106

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

», dopo che aveva ballato nello stadio, e diventata famosa per un’opera-letto matrimoniale e per la lista delle persone con cui aveva dormito. A ciò

Pagina 107

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

maggiore laddove è più forte l’azione dell’interstizio fra tradizioni. È probabile che, come sempre nella storia, la concezione e la tipologia di opera

Pagina 123

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

voler abolire la sua stessa attività, anzi, ne ha fatto il fulcro del suo lavoro. Un’opera di musica contemporanea come Intolleranza di Luigi Nono

Pagina 125

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

nuova guerra o di un nuovo genocidio nel mondo; ma si sono esacerbati con la riduzione ai minimi termini del supporto fisico dell’opera. Eppure i

Pagina 126

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

cinema non sono per nulla alieni da un sistema nel quale la realizzazione di un lavoro da un’opera lirica, in cui la relazione costi/ricavi è sempre in

Pagina 13

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

controllo totale sull’opera, il cui compimento e la cui valorizzazione sono affidati allo spettatore-attore. Pensiamo a Joseph Beuys e alla sua «scultura

Pagina 132

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

frequentemente che chi guarda non sia più solo il destinatario dell’opera ma anche l’artefice, insieme all’artista, della sua attivazione. Eliminare la

Pagina 17

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

, si è delineata la figura di un artista meno legato all’opera come segno personale, per cui l’esecuzione è quasi sempre affidata ad altri e l’opera

Pagina 20

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

ogni opera d’arte importante può essere considerata come un avvenimento storico e allo stesso tempo come la soluzione faticosamente raggiunta di un

Pagina 24

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

• L’orientamento alla riduzione dell’opera ai suoi minimi termini, così come avevano insegnato, tra gli altri, Piet Mondrian e Constantin Brancusi

Pagina 25

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

un bar, o una porzione di corpo anziché un corpo intero), sia come componente tecnica dell’opera, soprattutto per gli artisti che hanno usato oggetti

Pagina 25

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

• La fine dell’opera unica come strada privilegiata in favore, anche, della riproducibilità. Nonostante la struttura del mercato dell’arte tenda ad

Pagina 26

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

’io come opera. Ne menzioniamo solo alcuni: i baffi a spillo e il modo di vestire bohémien di Salvador Dalì; gli abiti e gli accessori antiborghesi che

Pagina 28

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

contemporanei non dovrebbe sembrarci una rivoluzione, bensì il ritorno a un modo antico di concepire l’opera.

Pagina 31

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Margot Wittkower hanno liquidato quanti attribuiscono troppa importanza all'inconscio come motore dell’opera definendoli «manipolatori faciloni del

Pagina 31

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Dal punto di vista speculativo, queste tendenze, che per prime indagarono il rapporto tra opera e spettatore in una direzione che oggi definiremmo

Pagina 33

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

interesse nell’evoluzione fisica dell’opera. Lo studio sta di nuovo diventando un ufficio.

Pagina 34

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

una pala da neve in un emporio di New York e la contrassegnò con la frase che sarebbe diventata il titolo dell’opera: In Advance of the Broken Arm

Pagina 35

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

’intuizione per cui ridurre un’opera anche solo alla firma del suo autore significa esasperare le proprietà intellettuali dell’idea e la loro

Pagina 37

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

oggetto possa essere letto come opera d’arte o meno, è fondamentale che si capisca l’identità di chi l’ha fatta, di chi intende mettersi in gioco e

Pagina 39

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Con gli anni Sessanta, l’opera ha perso la sua tangibilità fisica e si è tramutata in performance, idea, intenzione concettuale. Non potendo più

Pagina 41

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

comprano una sua opera, la transazione avviene oralmente, alla presenza di un notaio e di alcuni testimoni, con Sehgal che fornisce precise indicazioni

Pagina 41

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica. Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento

Pagina 44

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

con cui si diffondono, ma anche nozioni che connotano l’opera in generale, quali quelle di aura, di unicità e di irripetibilità. Tutto questo ha

Pagina 52

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

realizzazione di Queen (2005), opera che consiste in un muro di monitor da cui si affacciano decine di volti comuni, ha chiesto ad alcune persone di

Pagina 54

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Possiamo condividere le parole del filosofo tedesco HansGeorg Gadamer per cui «l’opera d’arte è insostituibile» e «ciò resta vero persino nell’epoca

Pagina 62

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Eppure abbiamo sempre più bisogno di mediatori capaci di scegliere per noi: le informazioni sono troppe. Più che l’opera in sé, queste persone sono

Pagina 62

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Oggi considereremmo un sensazionalismo inutile, più che un’opera, il quadro che creò più scalpore nella prima edizione della Biennale di Venezia

Pagina 63

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Il percorso che un’opera deve sostenere per essere ricordata è molto lungo e dipende dal giudizio di chi guarda così come da una serie di qualità

Pagina 64

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

stessa radice nascono in lingue diverse significati lontani. Dire che un’opera è arte o addirittura un capolavoro è impegnativo, se si pensa che Piero

Pagina 65

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Il primo riconoscimento di un'opera non è connotato soltanto dalla sensibilità culturale del pubblico e dell’artista. Il successo iniziale passa

Pagina 66

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

leggere il presente e di confrontarsi con il passato, l’artista formula ipotesi, scenari, possibilità. Nell’interrogarci sulla distinzione tra un’opera e

Pagina 66

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Oggi è largamente riconosciuto che è grazie all’attività incrociata di tutti questi soggetti se un’opera, proposta come tale dal suo autore, viene

Pagina 68

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Dalla seconda metà del Novecento, molti artisti hanno cercato di mettere in primo piano l’interazione che il pubblico ha con l’opera. La cosiddetta

Pagina 73

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

nata soprattutto come maniera per illustrare una teoria. Eppure, ciò che non si dimentica de L’Informe è la fragranza dell’opera, la sua presenza

Pagina 77

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

di primaria importanza: da cosa nasce il valore commerciale di un'opera, specialmente quando è così elevato?

Pagina 81

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Berlino del 2006, Maurizio Cattelan, nel novembre del 2011, ha curato e allestito come un’opera onnicomprensiva anche la sua personale retrospettiva al

Pagina 81

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Le variabili che determinano il pregio di mercato di un’opera hanno generalmente poco a che fare con il suo significato intrinseco, e qualche volta

Pagina 82

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

. Allo stesso modo, il grande ricco compra un’opera di Runa Islam sui venditori di rose clandestini immigrati dal Bangladesh, il magnate del lusso

Pagina 86

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

nelle impeccabili light boxes di Jeff Wall, così come l’adozione di soluzioni tecniche che non mettano a repentaglio la durevolezza dell’opera almeno per

Pagina 87

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

ma vero), è un buon investimento. Se la si paga troppo poco, infatti, c’è il dubbio che le certificazioni di autenticità dell’opera non siano a posto o

Pagina 89

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

di un’opera, ma anche chi è più lungimirante e precorritore. Essi appartengono unanimemente a quella classe che anela alla considerazione pubblica e

Pagina 89

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Un altro elemento da tenere in considerazione quando si guarda a un’opera d'arte come a un investimento è la sua liquidità in termini monetari. Più

Pagina 90

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Van Elk, usava un solo foglio all’anno: pur di non produrre niente di simile a un'opera, cancellava e rieseguiva i disegni sulla medesima superficie

Pagina 91

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

: nata come forma effimera e transitoria, in cui la presenza fisica dell’opera era stata portata ai limiti dell’anoressia, se non addirittura del tutto

Pagina 92

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

dipingere come Raffaello: non per l’assenza o la debolezza delle sue capacità manuali, ma perché nessun’opera a lui contemporanea avrebbe mai potuto

Pagina 94

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

L.O.V.E. (2010), l’opera che Maurizio Cattelan ha regalato alla città di Milano a condizione che rimanesse in Piazza degli Affari davanti al palazzo

Pagina 98

Cerca

Modifica ricerca